Il pensiero e l’assistenza per i nostri cristiani morenti è uno dei compiti più importanti per la comunità cristiana. Nel triste momento dell’imminente morte non possono essere lasciati soli. La sola presenza dei cari, che stanno loro vicino, può essere di grande aiuto. Con la preghiera si dà al morente fiducia e speranza in Gesù Cristo. Per l’amministrazione del sacramento della Sacra Unzione, è possibile chiamare un sacerdote, che assiste con la propria preghiera e partecipazione il morente ed i cari che gli stanno vicino.
Quando la morte è sopraggiunta chi è presente recita una preghiera. È opportuno in quel momento accendere una candela, per ricordare la luce pasquale che illumina il buio della morte e che simboleggia Gesù Cristo risorto.
All’ atto della morte deve essere immediatamente chiamato un medico che accerta il decesso nonché le cause.
Con il parroco viene stabilito il giorno e l’ora della S. Messa funebre e della sepoltura. Vengono inoltre fissati il luogo e l’ora della veglia funebre alla quale partecipano i parenti, vicini e conoscenti del defunto. Accanto alla bara custodita nella casa del defunto o nella camera mortuaria viene accesa una candela. Davanti alla bara viene messo un vaso con l’acqua santa e fiori che la ornano e simboleggiano la vita nuova della resurrezione.
È buona tradizione far stampare un santino del defunto che viene distribuito ai partecipanti alla Messa funebre. La pietra tombale ricorda il nome del defunto con la data di nascita e della morte. Le S. Messe secondo intenzione, specialmente al settimo e trentesimo, giorno dalla morte, nonché in occasione degli anniversari, invitano a partecipare alla Messa dei defunti.